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L’Ostetrica può guidare i genitori attraverso questa fase di passaggio dal latte al cibo familiare. Durante la consulenza, da richiedere entro i 5 mesi di vita del bambino, l’Ostetrica darà informazioni ai genitori sulle possibili modalità di introduzione del cibo, valuterà la presenza delle competenze che aiutano il bambino ad assumere cibi differenti dal latte e darà ai genitori gli strumenti per seguire per riconoscerle.

Negli anni si son sviluppate due correnti di pensiero per l’introduzione del cibo familiare:

• Svezzamento medicalizzato: che prevede l’introduzione di un pasto alla volta, più comunemente si parte dal pranzo e si inizia con pasti semi liquidi composti da cibi indicati dal pediatra, per poi aumentare gradualmente il numero di pasti e la loro consistenza, ad ogni pasto aggiunto viene poi tolto il pasto di latte corrispondente il prima possibile. Tutto scandito da un tempo predeterminato.
• Svezzamento complementare: prevede di iniziare con piccoli assaggi durante i pasti che gradualmente aumenteranno fino a divenire un pasto completo, altrettanto gradualmente verranno ridotti i pasti di latte. La cadenza nell’introduzione in questo caso è scandita dai tempi di sviluppo del bambino.

Durante la visita verranno illustrate entrambe le modalità e si deciderà con la coppia quale modalità utilizzare per introdurre i cibi familiari.