Può capitare che si debba estrarre il latte per darlo al bimbo in un secondo momento oppure per drenare un seno molto gonfio; in questi casi mi capita spesso di consigliare di conservare il latte estratto se non viene dato subito al bimbo
Secondo l’OMS il latte materno può essere conservato per molto tempo se conservato correttamente.
Il latte può essere spremuto manualmente o col tiralatte, va conservato in un contenitore sterile (basta metterlo in acqua bollente per qualche minuto e asciugarlo senza toccare le pareti interne sia del barattolo che del tappo) facendo attenzione a chiudere bene il coperchio e segnando la data in cui è stato spremuto; quindi riporlo in frigor o freezer.
Ecco qui una tabella per la conservazione:
Quando serve portare il latte a temperatura ambiente senza sbalzi termici, quindi se il latte è conservato in freezer dovrà prima essere scongelato in frigorifero e poi portato a temperatura ambiente prima di essere riscaldato a bagno maria.
Quando conservato il latte può presentarsi suddiviso in due fasi: una più densa e gialla (la parte proteica che resta in alto) e una più lattea e liquida, basterà miscelare delicatamente il barattolo per emulsionare ed omogeneizzare le due parti.
Il latte può quindi usare per le proprie necessità, si può dare al bimbo dal biberon o da un bicchiere, oppure si può usare per preparare alimenti come un purè o altre pietanze.