SOSTEGNO DELL’ALLATTAMENTO

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“L’allattamento al seno costituisce il miglior metodo alimentare per garantire una sana crescita ed un sano sviluppo dei neonati ed esercita un’influenza biologica ed emotiva unica sulla salute sia delle madri che dei bambini”

-Introduzione della “Dichiarazione Congiunta OMS/UNICEF, 1989-

Allattare al seno offre numerosi benefici sia al neonato che alla madre:

  • Il colostro (il latte presente nei primi 3-4 giorni dopo il parto) è l’alimento più completo per il neonato nei primi giorni di vita: è un concentrato proteico è ricco di anticorpi e crea uno strato protettivo per la mucosa intestinale del neonato
  • Riduce il rischio di gastroenteriti e di sviluppo di allergie per il neonato
  • Fornisce al lattante anche una protezione anticorpale dalle malattie
  • Protegge il neonato da infezioni respiratorie
  • Migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio del neonato
  • Riduce il rischio per la mamma di tumore al seno e alle ovaie
  • Riduce il rischio materno di osteoporosi in età avanzata
  • Più precoce è l’attacco al seno maggiormente sarà ridotto il rischio di emorragia post parto
  • E moltissimi altri

Anche se poche, vi sono però delle controindicazioni all’allattamento al seno:

  • Sieropositività all’AIDS
  • Tubercolosi
  • Chemio e radio terapia
  • Utilizzo di droghe

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) L’allattamento al seno in modo esclusivo dovrebbe essere proseguito fino ai 6 mesi di vita del bambino e se mamma e bambino lo desiderano l’allattamento al seno può essere proseguito fino ai due anni e oltre.

Secondo l’OMS vi sono 4 modalità differenti di nutrizione del neonato:

  • Allattamento al seno esclusivo: Il neonato viene nutrito esclusivamente con il latte materno, senza l’introduzione di altri tipi di alimenti solidi o liquidi (nemmeno l’acqua che è già presente nella giusta quantità nel latte materno)
  • Allattamento al seno predominante: Oltre al latte materno al neonato vengono date piccole quantità di acqua o altre bevande
  • Allattamento al seno complementare: Oltre al latte materno al neonato vengono dati altri alimenti come il latte in formula/artificiale, o anche le pappe che vengono introdotte per quello che più comunemente è conosciuto come Svezzamento
  • Allattamento artificiale: Il neonato viene nutrito solo col latte artificiale

Non per tutte le mamme l’avvio dell’allattamento al seno risulta facile, in media prima che si instauri in modo definitivo passano circa 40 giorni, periodo in cui si creano degli “accordi” tra il seno ed il neonato per stabilire la produzione di latte necessaria al fabbisogno del lattante, durante questo periodo il neonato potrebbe chiedere molto spesso di essere allattato (ogni 2h o meno) e magari, durante la poppata, potrebbe fare pause frequenti. E’ un periodo in cui per la mamma è molto importante il sostegno da parte di tutta la famiglia e degli amici.

L’OMS nel 1989 ha pubblicato un documento nel quale ha raccolto tutti quei “passi” per favorire il successo dell’allattamento al seno:

  • Le donne dovrebbero essere informate già durante la gravidanza dei vantaggi che l’allattamento al seno porta con sé
  • Si consiglia di attaccare al seno il neonato entro mezz’ora dal parto (attacco precoce)
  • Bisogna aiutare le madri durante i primi approcci all’allattamento e mostrare loro come mantenere la produzione di latte anche in caso di separazione dal neonato
  • Non si raccomanda di somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, ad eccezione dei casi in cui vi sia un’indicazione medica
  • E’consigliabile praticare il rooming-in per la durata della degenza ospedaliera (mamma e bambino restano insieme 24 ore su 24)
  • Bisogna incoraggiare l’allattamento “a richiesta”, anziché quello “ad orario”
  • Non bisogna dare tettarelle artificiali o succhiotti ai lattanti durante il periodo dell’allattamento perché interferiscono con il successo dell’allattamento stesso
  • Bisogna favorire lo stabilirsi di gruppi di sostegno all’allattamento materno ai quali le neo-mamme possano rivolgersi una volta dimesse dalla struttura ospedaliera

A volte, nonostante tutto, può capitare che la mamma abbia bisogno di aiuto e sostegno per favorire un buon avvio e la prosecuzione dell’allattamento al seno; durante la visita per il sostegno dell’allattamento al seno:

  • Verranno identificati i bisogni della mamma in termini di informazione e assistenza all’allattamento
  • Verrà incoraggiata la mamma all’allattamento al seno esclusivo, dando fiducia riguardo le sua competenza naturale di madre
  • Verrà sostenuto lo sviluppo della relazione madre-bambino
  • Verrà aiutata la mamma, ove necessario, ad assumere con i proprio neonato posizioni ed attacco al seno corrette;
  • Verrà dato particolare supporto alle mamme con neonati pretermine o di basso peso alla nascita, o alle mamme che allattano al seno dei gemelli
  • Verranno comunque fornite valide alternative per continuare l’allattamento materno qualora quello al seno non fosse attuabile
  • Verranno date su come prevenire e/o curare eventuali complicazioni dell’allattamento materno, quali l’ingorgo mammario, la mastite, la candidiasi al seno e la presenza di capezzoli dolenti e ragadi;
  • Verrà valutato il benessere del neonato.
  • Il tutto senza dimenticare il benessere psico-fisico della mamma;