Molti genitori si chiedono se possa essere dannoso o quanto meno doloroso il clampaggio, cioè quella procedura con la quale viene chiuso il cordone ombelicale mediante apposite “mollette” e taglio del cordone ombelicale; in realtà questa procedura non è assolutamente dolorosa per il neonato, in quanto il cordone ombelicale non è attraversato da nervi quindi non vi è possibilità di trasportare l’impulso nervoso che porterebbe il sistema nervoso centrale a percepire un a sensazione dolorosa.
Vi sono però ancora discussioni su quando sia più appropriato separare il neonato dal cordone e da quella struttura che lo ha nutrito e tenuto in vita per 9 mesi, la placenta.
Vi sono tre modalità differenti di gestione del clampaggio e recisione del cordone ombelicale:
Una prevede un clampaggio precoce, entro un minuto dalla nascita del neonato, con recisione immediata del funicolo; questa patica è fatta soprattutto per raccogliere il sangue cordonale che viene donato per permetterne l’uso per la cura di diverse patologie.
La seconda è il clampaggio tardivo, cioè almeno 2 minuti dopo la nascita, questa modalità apporta benefici al neonato che sono stati scientificamente provati; infatti subito dopo la nascita il cordone continua a pulsare e viene implementata la quantità di sangue che va al neonato riducendo così il rischio di anemia che si riscontra nei bambini a 6 mesi dal parto, questo rischio si ha soprattutto nei neonati pretermine, o con basso peso alla nascita, o nei neonati di madri originarie di paesi dove sono endemiche alcune patologie del sangue associate ad anemia.
L’ultima modalità è quella del cosiddetto LOTUS BIRTH in cui cordone e placenta vengono lasciati attaccati al neonato fino ad una spontanea mummificazione del funicolo e sua caduta. Spesso negli ospedali questa pratica non è permessa in quanto placenta e cordone sono considerati materiale biologico ospedaliero da gestire e smaltire come tale.
Ma allora quando è meglio tagliare il cordone ombelicale?
Vi sono benefici per ogni modalità scelta, sono i genitori che in totale autonomia ed in possesso di tutte le informazioni necessarie, in base alla loro volontà, ma anche in relazione ai protocolli della struttura scelta per il parto e aiutati dall’ostetrica o dal ginecologo che li ha seguiti e conosciuti in gravidanza, potranno scegliere se tagliare precocemente il cordone e permettere di effettuare la raccolta e donazione del sangue cordonale, oppure tagliarlo dopo almeno due minuti dalla nascita per permettere che il sangue contenuto in esso e nella placenta passi al bimbo o ancora effettuare il Lotus Birth per non recidere a poco tempo dalla nascita il collegamento del proprio bambino con quella struttura che è stata così importante e fondamentale durante i suoi primi mesi di vita.
Buongiorno Noemi,
Articolo molto interessante, in quanto dà una visione ampia della questione.
Tuttavia, ti chiedo un’opinione su diversi studi (sotto i link) che evidenziano come i benefici di un clampaggio tardo, se non della mungitura del cordone ombelicale, si realizzino anche nei bambini nati a termine (o a basso rischio), in quanto una chiusura precoce potrebbe favorire (soprattutto in caso di parto cesareo) fenomeni transitori di ipossia, acidosi, riduzioni del flusso venoso con eventuali sbalzi di pressione, oltre a ridotte scorte di ferro, che possono però influenzare lo sviluppo neuro-motorio e la salute del neonato a lungo termine tramite meccanismi epigenetici.
Ecco gli studi (fammi sapere se riesci a reperire il testo intero:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17374818
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26010418
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25818878
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26122803
Grazie per l’attenzione e complimenti per il sito.
Buongiorno, concordo con quanto ha trovato, infatti è indubbio il profondo beneficio che un neonato possa avere con un clampaggio tardivo. Nell’articolo ho fatto una sintesi breve di ogni modalità conosciuta, ma grazie del suggerimento. Ne approfitterò per scrivere un articolo specifico sui benefici del clampaggio tardivo per il neonato.
Degli articoli ho letto gli abstract e mi trova d’accordo su quanto riscontrato, vi sono molti benefici nel lasciare il cordone aperto e connesso col neonato in quanto all’interno della struttura cordone e placenta circola circa il 30% di sangue che è a tutti gli effetti del neonato (cliccando ai link sotto la dicitura “ful text link” dovrebbe riuscire ad accedere agli articoli completi).
Nel commento scrive che una “chiusura precoce potrebbe favorire” immagino sia stato un lapsus e si riferisse alla chiusura “tardiva”
Grazie per la cortese e veloce risposta.
Gli articoli ce li ho in full-text: il “fammi sapere se riesci a reperire il testo intero” era rivolto nei suoi confronti. 🙂
Per quanto riguarda il commento, ho controllato e, no, ho scritto bene: una chiusura precoce può favorire fenomeni transitori di ipossia, etc. che, oltre ad eventuali problemi seguenti alla nascita, stanno venendo correlati (pur con tutte le cautele del caso) a problematiche di salute più avanti nel tempo.
Grazie ancora e buona continuazione.
Si scusi, ha ragione, ho letto male io. buona giornata anche a lei e grazie dei commenti.